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Valentino: l’eleganza nuda alla Paris Fashion Week

di Marta Ongaro
il10/10/2023

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Al cuore pulsante della Paris Fashion Week, Maison Valentino ha svelato la sua visione più pura e potente della femminilità. Con la firma inconfondibile di Pierpaolo Piccioli, la collezione Spring/Summer 2024 intitolata “L’École” è una sinfonia di bianco, un inno all’emancipazione femminile, e una provocazione al mondo della moda.

Presentata nel tempio storico dell’arte, l’École des beaux-arts, ogni pezzo della collezione è un poema dedicato al corpo femminile. Piccioli, noto per il suo occhio critico verso il contesto sociale e politico, utilizza il tessuto come medium per narrare una storia di femminilità slegata dai cliché. È un grido di battaglia in un mondo che sembra fare passi indietro riguardo ai diritti e all’immagine della donna.

La muse dell’evento, Kaia Gerber, ha aperto la sfilata con una dichiarazione potente: un abito che celebra la nudità e la purezza. Il bianco, dominante nella collezione, è un omaggio alla storica collezione di Valentino Garavani della Sala Bianca, un punto di riferimento per Piccioli. Eppure, non è solo una questione di colore. È una questione di messaggio.

La tecnica “altorilievo” utilizzata nella collezione è una celebrazione dell’arte e della maestria. Questo non è semplicemente un ricamo: è una costruzione dell’abito stesso. Creature fantastiche, fogliame barocco e frutta prendono vita, creando una silhouette che abbraccia e asseconda il corpo femminile.

All’orizzonte della passerella, l’ultima gemma stilistica è apparsa: la VLogo Moon Bag di Valentino Garavani, incarnazione perfetta di tradizione e innovazione. Questa borsa, delicata come un abbraccio lunare e imponente come un gioiello, si è posizionata al crocevia tra arte e funzionalità. La catena a V ellittica che adorna il pezzo avvolgeva il polso delle modelle con una grazia sovversiva, trasformando un accessorio quotidiano in un segno distintivo di eleganza.

Piccioli, con la sua visione unica, ha saputo trascendere il concetto tradizionale di moda, proponendo un dialogo tra vestiti e chi li indossa che risuona al di là del tessuto. Ha messo in mostra la femminilità nella sua forma più pura, non definendola ma lasciandola definire da sé. La sua collezione “L’École” non era solo un tributo alla femminilità, ma una rivoluzione del concetto stesso. Come ha brillantemente espresso in ogni singolo pezzo, la vera moda ha il potere di sfidare, ispirare e, soprattutto, celebrare.

E mentre le luci si attenuavano e l’ultima nota della performance di FKA twigs si esauriva nell’aria, una cosa era chiara: Valentino non aveva solo presentato una collezione, ma aveva reso omaggio alla donna in ogni sua sfumatura e forza. La passerella non era solo un palcoscenico per gli abiti, ma un altare su cui era stata posta la donna nella sua forma più pura e potente.