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Università vuote, sogni vuoti.

di Erica Fossati
il16/11/2022

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Ormai la maggior parte degli studenti, appena diplomati, decide di iscriversi in università per inseguire le proprie passioni, ma soprattutto per assicurarsi un futuro migliore. Ma cosa succede quando il costo della vita è così alto e sproporzionato…? 

Il numero di matricole è sceso del 3% e i fuori sede sono passati da 500.000 a 400.000, con una perdita di 100.000, rispetto al 2018. Gli affitti nelle grandi città arrivano a toccare cifre come € 800-900 per un triste monolocale di 15metri quadrati, se siete fortunati… E ora ci sono anche le bollette gas e luce che sono arrivate prezzi esorbitanti. Per non parlare della spesa al supermercato, in cui qualsiasi prodotto alimentare ha subito un aumento a causa del carovita. Beh, allora conviene trovarsi un lavoretto per stare dietro a tutte queste spese. Giusto! Ma lo sapevate che l’Italia è l’unico paese in Europa in cui gli stipendi sono diminuiti negli ultimi trent’anni?

Dopo tutte queste premesse, che futuro può immaginarsi un giovane? 

Quando diciamo che l’Italia è un paese per vecchi è proprio questo a cui ci riferiamo. Ai giovani è stata tolta la possibilità di sognare. Inseguire i propri obiettivi è diventata una vera e propria sfida che in pochi hanno il coraggio o le possibilità di affrontare.

Chissà perché fuggiamo tutti all’estero… Forse perché siamo stanchi di vivere in un paese meraviglioso ma che toglie la voglia di sognare. E come vive una persona se non può sognare? Vive infelice. Ma chi vuole vivere infelice? 

Storie di genitori che ogni mese devono cedere buona parte del loro stipendio per far studiare i lori figli. Storie di ragazzi che hanno dovuto rinunciare alla loro università dei sogni perché i costi sono troppi, tra retta universitaria, affitto e spesa. Storie di giovani che pur di inseguire i propri obiettivi, sono costretti a vivere in tre in una misera stanza con materassi per terra perché l’affitto è insostenibile. 

L’università deve essere una scelta, non una possibilità che in pochi si possono permettere.