Su TikTok fa sempre più discutere l’RCTA. Si tratta di un acronimo che sta per “Race Change To Another”, ovvero scambiare la propria etnia con un’altra. Diversi utenti, infatti, sostengono di identificarsi con un’etnia diversa dalla loro. La più gettonata è al momento quella asiatica, sull’onda della crescente popolarità della cultura pop orientale, dai manga al K-pop. Anche definiti transrazziali, questi individui nella maggior parte dei casi si limitano a utilizzare il make-up per modificare i propri tratti somatici. Acconciature e outfit fanno il resto. Tuttavia, c’è anche chi ricorre alla chirurgia estetica.
Caso celebre è l’influencer britannico Oli London, che si è sottoposto a oltre trenta interventi chirurgici per sembrare sudcoreano. Dapprincipio, Oli London ha effettuato diciotto interventi per assomigliare a Jimin, membro della boyband sudcoreana BTS. Successivamente, dopo aver fatto coming out come donna trans gender fluida, Oli ha eseguito altri interventi per assomigliare alla cantante sudcoreana Rosé. Infine, ha annunciato di voler tornare a essere uomo, ma ha continuato a sottoporsi alla chirurgia plastica per avere un aspetto sempre più coreano.
L’esempio di Oli London è interessante perché riunisce due concetti: transgender e transrazziale. Da una parte, infatti, molti utenti criticano l’RCTA, accusando chi la pratica di appropriazione culturale. Una pratica che viene vista come irrispettosa nei confronti delle minoranze etniche e del razzismo con cui queste devono misurarsi. Dall’altra parte, invece, i transrazziali si difendono tirando in causa proprio i transessuali. Secondo loro, se è possibile identificarsi con un genere sessuale diverso da quello biologico, lo stesso deve valere per l’etnia. La motivazione è la medesima: essere nati in un corpo percepito come sbagliato.
