Alla pari di strade e passerelle, i red carpet sono grandi incubatori di tendenze. L’ultima conferma arriva dagli Oscar 2024, dove nella miriade di creazioni couture andate in scena sul tappeto rosso, alcune combinazioni stilistiche sono emerse più di altre. Si pensi ai pezzi d’archivio o alle ispirazioni vintage sfoggiate da numerose celebrità, quasi a dare l’illusione che si fossero messe d’accordo nel trasformare l’evento in una celebrazione della moda passata. Non solo, nella notte di domenica 10 e lunedì 11 marzo, il Dolby Theatre di Los Angeles si è trasformato in un melting pot di estetiche. La più forte? Senza dubbio quella ispirata all’incantevole figura mitologica della sirena e comunemente nota come Mermaidcore.
Tra le prime a proiettare questo trend sul red carpet hollywoodiano è stata Anya Taylor-Joy che ha indossato un vestito Dior ispirato all’iconico abito “Junon” dell’autunno inverno 1949/1950. La particolarità del modello risiedeva tutta nella gonna stratificata, a richiamare le scaglie che rivestono le code delle sirene (mancavano solo le pinne). Un altro esempio è l’abito in velluto nero scelto da Carey Mulligan, fedele rifacimento al “Mermaid dress” di Cristóbal Balenciaga, datato 1951. Tra i più chiacchierati c’è senza dubbio quello indossato da Emma Stone, vincitrice del premio “Miglior attrice” per Poor Things!. L’interprete di Bella Baxter si è presentata con un vestito di Louis Vuitton, caratterizzato da un rigido peplo e una gonna a sirena. Il tutto rivestito da una delicata tonalità acquamarina.
Anche colori e texture hanno fatto la loro parte nella creazione di un’atmosfera acquorea. C’è l’abito satin, firmato Del Core, di Florence Pugh, ricoperto di pietre traslucide a simulare una cascata di gocce d’acqua. Oppure c’è il vestito vintage di Laverne Cox, proveniente dalla primavera estate 1985 di Mugler: oltre alla gonna a sirena, l’ensemble spiccava per il corpetto oro, modellato attorno al seno in modo tale da riprodurre due grandi conchiglie.