Cosa si nasconde dietro l’ultimo trend di Medusa su Tik Tok? Delle storie cupe ma che purtroppo rappresentano la realtà per molte donne e ragazze.
Il video consiste nel postare inizialmente una frase quasi innocente con cui ha inizio la triste vicenda. Così, le ragazze vittime di violenza sessuale si aprono e condividono la loro esperienza con un video. Dopo il breve racconto, viene postata la foto di Medusa, accompagnata dalla canzone di Billie Eilish, in cui cita “If I knew it all then, would I do it again? Would I do it again?”, tradotta “Se avessi saputo tutto allora, lo rifarei? Lo rifarei?”
Sicuramente avrete sentito parlare o avrete studiato il personaggio di Medusa ma dovete sapere che lei non è sempre stata un mostro cattivo. Conoscete la sua storia? La storia di Medusa purtroppo è molto simile a quella di molte altre donne. Il suo personaggio nasce nella mitologia greca, è una giovane ragazza nota per la sua bellezza, l’unica mortale tra tre sorelle. Il suo aspetto esteriore non passa inosservato tra gli uomini, tanto che il dio Poseidone abusa di lei in uno dei suoi templi. Atena per punirla, (come se avesse delle colpe!) la trasforma nel famoso mostro, una Gorgone, che conosciamo tutti, con i serpenti al posto dei capelli e con il potere di pietrificare le persone con lo sguardo.
Questo è il vero potere di Tik Tok, creare delle community, raggruppare persone che hanno qualcosa in comune, che possano essere interessi, esperienze, emozioni, sentimenti, storie, non per forza positive.
Per assurdo, potrebbe essere più semplice raccontare la propria storia su un social a persone sconosciute, piuttosto che ai nostri amici o ai nostri genitori, nella speranza di incontrare qualcuno che possa capire. Ed è proprio quello che accade su Tik Tok, scopriamo di non essere soli, che magari quello che è accaduto a noi è successo anche ad altre persone e ci sentiamo capiti, anche se da persone sconosciute.
