Margherita Torretta è una pianista solista di fama mondiale. Vive a Londra e si esibisce nei teatri di tutto il mondo. Prima ancora di diventare la sua carriera, però, il pianoforte è stato la sua salvezza. Quella di Margherita è una storia di rinascita attraverso la musica. Una storia che ha ispirato Rimmel, il romanzo che ha scritto a quattro mani con Anna Codega per Pendragon, da poco uscito in libreria. Una rinascita che, proprio come la fenice che risorge dalle sue ceneri, è passata attraverso le fiamme.
All’età di diciott’anni Margherita era una promettente ballerina classica. Allora viveva con la sua famiglia a Bosnasco, un paesino in provincia di Pavia. Ed è proprio lì, in casa sua, che una notte è divampato un incendio. Margherita si è risvegliata in ospedale a Parma, con ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. Eppure, era sopravvissuta.
Dopo mesi in ospedale e diversi interventi, Margherita è stata dimessa. Pesava 35 chili, doveva indossare degli speciali collant con dei cuscinetti di silicone e non poteva più danzare. Aveva perso tutto il tono muscolare e il suo corpo non era abbastanza bello per salire su un palco con un tutù, a causa delle cicatrici che lo ricoprivano. Lei stessa non si riconosceva più. Ma non si è data per vinta e ha trovato proprio nella musica, da sempre sua grande passione, un rifugio. Ha cominciato a suonare il pianoforte, si è iscritta al conservatorio e si è laureata.
È nata, così, la Margherita Torretta pianista, che pian piano si è trasformata in un’artista internazionale. La musica l’ha anche aiutata a riscoprire l’amore per se stessa, ad accettarsi e piacersi nonostante le cicatrici. Anzi, proprio per le cicatrici. Tanto che ha posato per il progetto Behind the scars della fotografa Sophie Mayanne.