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Levi’s accusa Brunello Cuccinelli di plagio

di Marta Ongaro
il02/02/2024
Levi’s accusa Brunello Cuccinelli

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Levi’s accusa Brunello Cuccinelli di aver plagiato le sue iconiche etichette, un marchio registrato nel 1963. Il colosso americano del denim ha depositato presso il tribunale di San Francisco una denuncia ai danni del marchio italiano, noto per il suo approccio slow luxury.

Cucinelli propone generalmente maglieria in cashmere e altri tessuti pregiati, ma ha di recente lanciato anche una linea di jeans. Questi sono caratterizzati da una piccola etichetta rettangolare in tessuto sul taschino posteriore. Forma, dimensione e posizione sono effettivamente analoghe alle etichette Levi’s.

Tuttavia, queste ultime riportano sempre il nome o il logo del colosso americano. Le etichette di Cucinelli, invece, solo pulite. L’imprenditore italiano ha, infatti, dichiarato che la loro funzione è puramente decorativa.

Al contrario, Levi’s accusa Brunello Cuccinelli di vendere prodotti dal design estremamente simile ai propri. Questo genererebbe, secondo il colosso americano, confusione nel cliente. Insomma, si tratterebbe di un tentativo di plagio e concorrenza sleale.

Starà a questo punto alle autorità competenti decidere se l’accusa di Levi’s sia fondata. Viene, però, da chiedersi se ci possa essere realmente una concorrenza fra i due marchi. Il brand americano tradizionalmente opera nell’ambito del mass-market denim. Viceversa, i prezzi dei capi di Cuccinelli oscillano fra le centinaia e le migliaia di euro. I target, insomma, sembrano essere ben diversi.