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La Copenhagen FW mette al bando le pelli esotiche

di Marta Ongaro
il04/04/2024
Copenhagen Fashion Week

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La Copenhagen Fashion Week ha annunciato che non ammetterà più pelli, pellicce e piumaggi esotici a partire dal prossimo anno. Si tratta del primo evento di moda d’alto profilo a prendere una simile decisione. Negli ultimi anni già diversi brand e alcuni eventi minori avevano messo al bando questi controversi materiali. È il caso di Chanel, Burberry e delle fashion week di Melbourne, Helsinki e Stoccolma. Tuttavia, borse e scarpe in coccodrillo e pitone restano popolari.

Ma cosa differenzia il pellame esotico da quello più comune, per esempio di vacca o di montone, ancora largamente diffusi nella moda di tutto il mondo? Premesso che anche quest’ultimo viene sempre più spesso sostituito da alternative sintetiche, ecologiche o quantomeno riciclate. La pelle, infatti, è uno dei materiali più indicati per i processi di riciclo creativo. Il che, sebbene non possa definirsi cruelty free, ne riduce quantomeno l’impatto ambientale. La risposta, ad ogni modo, è “tracciabilità”.

Non solo, infatti, si tratta di specie presenti oggigiorno in numero minore in natura rispetto ai più comuni animali da fattoria, quando non addirittura a rischio di estinzione. Molto spesso non è nemmeno possibile risalire all’esatto esemplare da cui derivano il pellame, la pelliccia o il piumaggio. Questo significa che non si può escludere che sia stato allevato, cacciato e/o ucciso senza alcun riguardo di carattere etico. L’animale dovrebbe, ad esempio, venire allevato in condizioni dignitose e soppresso senza fargli provare dolore.

La Copenhagen Fashion Week, comunque, ha inserito questo divieto all’interno di un più ampio programma ecosostenibile. I brand che vi prenderanno parte dovranno anche presentare capi realizzati con materiali sostenibili e idonei al riciclo. Un piccolo passo verso una moda più etica.