I Duvet Days sono un fenomeno britannico da cui tutti dovremmo prendere esempio. I “giorni del piumone” sono giornate di stop dal lavoro per prendersi cura di sé. Introdotti nel 1996, possono essere dedicati al riposo, allo svago e al benessere psicofisico. Se ne possono prendere, senza preavviso, uno a trimestre. Non sono una regola fissa, ma diverse aziende britanniche li concedono. Anzi, molti incoraggiano i propri dipendenti a usufruirne.
Premesso che in GB i datori di lavoro non fanno distinzione fra salute fisica e mentale, qui la malattia non c’entra. Per prendersi un Duvet Day non occorre mentire e darsi malati. A tutti capita di svegliarsi e non avere proprio voglia di alzarsi dal letto. Magari piove e si ha del sonno arretrato da recuperare. Magari ci si sente poco produttivi e si ha voglia di staccare il cervello guardando una serie tv. Oppure, al contrario, c’è una bella giornata e ci si vuole regalare una gita fuori porta. O passare del tempo con le persone (o gli animali) cui si vuole bene. O ancora prendersi una pausa di benessere.
Benefici dei Duvet Days
Gli specialisti del sonno di Time 4 Sleep hanno recentemente fatto un’indagine sui benefici dei Duvet Days. Sia dipendenti sia datori di lavoro si sono detti molto soddisfatti dell’iniziativa. Queste giornate di stacco aumenterebbero la produttività, la motivazione e la lealtà verso l’azienda. Non si tratta, dunque, solo di essere magnanimi. Deloitte ha stimato che trascurare la salute mentale dei dipendenti danneggia il profitto. In media, le aziende perderebbero ogni anno quasi duemila euro per dipendente nel settore privato.
Secondo la Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, i problemi mentali colpiscono 84 milioni di europei all’anno. E circa 80 mila persone muoiono ogni anno per disturbi mentali e in seguito a suicidio. Numeri che dovrebbero far riflettere.
Certo, per molti problemi mentali non basta un piumone, ma potrebbe essere un buon inizio.