2 maggio. Happy birthday Versace Queen! Quale foto se non questa per rappresentare al meglio l’unica ed inimitabile Donatella Versace, body by Atelier Versace (of course!) impreziosito con una gonna verde ricamata a mano con tanto di scritta ‘DIVINE’ in Swarovski indossato in occasione del Met Gala 2019. Che dire, iconic! Ma vediamo un po’ la sua storia.
It’s Versace not Versaci!
Donatella nasce nel 1955 a Reggio Calabria, è la quarta figlia della famiglia Versace. Fin da piccola, la giovane ama camminare per le strade della Calabria con outfit eccentrici: gonne colorate e stivali alti accompagnati dai suoi super capelli biondi alla Patty Pravo che ha tinto all’età di soli 11 anni, sotto consiglio del suo amato fratello Gianni.
Donatella cresce e si laurea in lingue e letterature straniere a Firenze, nel mentre, il fratello Gianni dà vota al brand Versace con la sua prima sfilata a Palazzo della Permanente nel 1978. La sorella inizia allora ad occuparsi della comunicazione del brand ed ha la brillante idea di fondere l’arte della musica con quella della moda, associando al nome Versace quello di varie celebrities tra cui Madonna, Courtney Love, Elton John e molti altri.
Con il passare degli anni, il brand della medusa ha sempre più successo e Donatella prende anche le redini in veste di direttrice creativa delle second lines, Versace Young e Versus, indirizzate ad un target più giovanile.
Ma proprio quando tutto sta andando per il meglio, il 15 luglio 1997 la vita di Donatella cambia improvvisamente, Gianni Versace viene ucciso a Miami. Oltre al dolore ed alla sofferenza infinita della perdita di suo fratello, deve rimboccarsi le maniche e dirigere la grande maison, proprio come avrebbe voluto Gianni. Un anno dopo, nel 1998, presenta la sua prima collezione sostenuta da Miuccia Prada, Giorgio Armani e Carla Fendi.
“Farò di tutto perché la Medusa resti nella storia.” Queste le parole di Donatella durante un’intervista. Oggi il brand è lusso, femminilità, sicurezza ed energia ed è indossato dalle celebrities più cool. Well done Donatella.
