Sembra assurdo, eppure è cosi. È passato un anno dalla notte tra il 23 e il 24 febbraio, la notte in cui la Russia ha attaccato l’Ucraina, scatenando una guerra che ad oggi non è ancora terminata. È ormai un anno che, accendendo la tv sentiamo parlare di missili, bombardamenti di città, attacchi aerei e avanzamento di militari.
Quello che ci chiediamo tutti è perché questa guerra non finisce? Molti pensavano che questa conflitto sarebbe stato una guerra lampo, conclusa in pochi giorni con la vittoria della Russia. Invece, contrariamente alle aspettative, questo conflitto non termina perché si tratta di una guerra di logoramento, non c’è mai un vincitore o un perdente definitivo. Si avanza con piccole vittorie o piccole sconfitte da parte di entrambe le parti senza giungere mai ad una fine. Nonostante le sanzioni abbiano indebolito pesantemente la Russia, sembra proprio non voler mollare. Più di 600 aziende (colossi tra cui Adidas, Burger King, McDonalds, PayPal, IBM…) hanno abbandonato la Russia, questo ha fatto raggiungere un tasso di disoccupazione molto alto e ha anche provocato la mancanza di molti beni di prima necessità.
Quindi, quanto ancora dovrà durare questa agonia? Purtroppo non esiste risposta. La speranza di tutti è che si arrivi alla diplomazia, ovvero trovare un punto di incontro pacifico che possa accontentare entrambi e tornare alla pace. Purtroppo, anche da parte degli specialisti, questa strada sembra abbastanza impossibile…
Scuole e case bombardate, lavoro inesistente, nessun posto sicuro, famiglie distrutte che vivono con l’angoscia di non riuscire ad arrivare al girono dopo. Questa situazione disastrosa ha obbligato molti ucraini, la maggior parte donne e bambini, a fuggire dal proprio paese, cercando un rifugio sicuro nei paesi più vicini. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in tutta Europa si sono registrati un totale di 8 milioni di rifugiati, di cui in Italia 170.000.
We are still waiting for peace!
