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Gli amanti di Modena: prima coppia omosessuale in Italia?

di Marta Ongaro
il23/02/2024
Gli amanti di Modena

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Gli amanti di Modena, come li hanno soprannominati, sono due scheletri tardoantichi. Sepolti mano nella mano, sono stati rinvenuti nel 2009 in uno scavo archeologico. Al momento della scoperta non è stato possibile accertarne subito il sesso. Pertanto, si è diffusa la convinzione che si trattasse di un uomo e di una donna. Dopo anni di esami, nel 2019, si è scoperto che erano invece di due uomini. Che siano la prima coppia omosessuale documentata in Italia?

Gli amanti di Modena sono stati trovati all’interno di una serie di tombe datate fra il IV e il VI secolo d.C. Tutte le tombe contenevano un solo scheletro, a eccezione di un adulto sepolto col suo bambino e degli amanti. Non è chiara l’etnia di queste persone, ma si suppone che fossero di origine germanica. Lo fanno pensare la tipologia di sepoltura e il fatto che all’epoca molti popoli germanici abitassero nella zona.

La scelta di essere sepolti insieme mano nella mano deve essere stata sicuramente consenziente. Le moderne tecniche di analisi dimostrano, infatti, che furono sepolti contemporaneamente. Prima l’uomo di sinistra e poi quello di destra. Qualcuno, quindi, probabilmente su loro richiesta o perché consapevole del legame che li univa, gli ha poi intrecciato le dita.

In tanti si interrogano oggi su quale fosse la natura di quel legame. Sicuramente non erano padre e figlio, perché entrambi avevano circa trent’anni quando sono morti. Non si può escludere del tutto che fossero fratelli o amici, ma pare inverosimile. Fin dall’alba dei tempi la tomba condivisa è stato un simbolo d’amore eterno. Se così fosse, significherebbe che il loro amore era noto e accettato.

Comunque, gli amanti di Modena non sarebbero la prima coppia gay della storia. Questo primato va a Khnumhotep e Niankhkhnum, due egiziani vissuti intorno al 2400 a.C.