Dal party di Kamala Harris al trend virale di Charli XCX, la politica si fonde con la cultura pop, creando un mondo dove meme e stile diventano strumenti di espressione e persuasione. Dimentichiamo gli slogan: la Gen Z riscrive le regole attraverso social e fashion trends. Domani, gli Stati Uniti scelgono il prossimo presidente. Ma non si tratta solo di programmi elettorali e dibattiti televisivi. Oggi, la politica è influenzata da meme, stile e TikTok.
Il quartier generale politico di Kamala Harris alla NY fashion week
La moda è più di un semplice stile; è una strategia di comunicazione. Prendiamo il party di Kamala Harris alla New York Fashion Week. Qui, invece del solito evento politico, Kamala e il suo team hanno creato un vero e proprio show. Video virali, come questo, mostrano l’incredulità di un ragazzo francese. Si ritrova davanti a un quartier generale politico con luci colorate, DJ set e ospiti ben vestiti. Non c’è nulla di formale o istituzionale. È un pop-up politico degno di un red carpet, dove ogni look racconta un’identità.
“Brat” di Charli XCX: più di un trend, un grido di battaglia
Nel frattempo, Charli XCX ha lanciato il fenomeno “Brat”. Questo trend è simbolo di ribellione e autoespressione estrema. Non è solo estetica, ma una dichiarazione: zero compromessi, zero filtri, libertà assoluta. Durante l’estate, la faida tra Kamala e il mondo “Brat” ha creato uno scontro di stili e ideali. TikTok si è riempito di meme che rappresentano la battaglia “Kamala vs. Brat”. Vedi il video qui o il confronto sfacciato che spopola qui. La domanda è chiara: nel 2024, la politica vince con comizi o con t-shirt e post provocatori?
Meme: il nuovo campo di battaglia della politica
Entra in gioco TikTok. Questa piattaforma è più di un semplice intrattenimento; è un megafono politico. Ogni clip è un manifesto visivo. Pensiamo ai video in cui Megan Thee Stallion sostiene Kamala Harris o ai meme virali dove il “team Kamala” si scontra con il mondo Brat, come nel video qui. La politica si gioca nell’universo digitale. Ogni meme diventa un modo per influenzare e condividere idee politiche.
Diciamolo: la Gen Z non si limita a guardare. Crea, partecipa e, sì, si schiera. Per alcuni può sembrare assurdo che un meme o un outfit possano influenzare un’elezione ma questa generazione dimostra il contrario.
La nuova politica
Il vecchio modo di fare politica è finito. Una mossa sui social può valere quanto un’intervista ufficiale. Il futuro presidente degli Stati Uniti potrebbe essere scelto anche grazie a un look che conquista il feed dei giovani elettori.
Oggi, ogni voto riflette questa rivoluzione culturale, fatta di meme, moda e autenticità virale.