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Banksy è tornato, ma la sua nuova opera è stata già deturpata

di Paola Palazzo
il21/03/2024

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Una secchiata di vernice bianca ha rovinato tutto. Così dell’ultimo murale di Banksy resta solo un carosello di foto che il graffitaro ha condiviso sui social per rivendicarne la paternità, anche se lo stile inconfondibile lasciava poco spazio a dubbi. L’opera è comparsa nella mattinata di domenica 17 marzo su un muro laterale di un edificio di Londra, situato a Hornsey Road (quartiere di Finsbury Park): una colata di verde acceso a simulare la chioma di un maestoso albero spoglio che si trova proprio davanti alla parete.

Ancora una volta, l’artista ha dato prova di saper piegare la prospettiva a suo volere, restituendoci degli effetti ottici illusori che sfumano i confini tra realtà e finzione. Come ha spiegato all’Ansa Stefano Antonelli, che cura le mostre italiane sul graffitaro più famoso al mondo, le opere di Bansky non si riducono mai a un solo significato, ma vanno esplorate tramite diverse chiavi di lettura. Il verde brillante, ad esempio, potrebbe essere un richiamo al colore simbolo della festa di San Patrizio, celebrata dagli inglesi il 17 marzo.

D’altra parte l’intera opera sembra una sorta di dedica all’ecologia, un messaggio ambientalista, un invito a salvaguardare il verde urbano messo in pericolo da inquinamento e cattiva conservazione. Non a caso alla base del muro, Banksy ha impresso lo stencil di una giovane che brandisce uno spruzzatore a pressione e osserva a testa alta il modo in cui la pittura si espande sulla parete, ridando vita (in senso figurato) all’albero. Quest’ultimo, oltre a essere privo di foglie, presenta evidenti segni di capitozzatura, una tecnica di potatura considerata dannosa da molti arboricoltori.

 

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