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Nuove regole per gli influencer

di Paola Palazzo
il23/01/2024

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#adv, #supplied e #gifted: quante volte abbiamo visto questi hashtag nei video e nei post dei nostri influencer e content creator preferiti? Ecco, a breve potremmo dovergli dire addio. A deciderlo sarà l’AgCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che qualche giorno fa ha reso pubbliche le nuove linee guida per gli influencer “volte a garantire il rispetto delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi ”.

In altre parole, da ora in poi le norme contenute in questo documento dovranno essere seguite anche dai creator digitali. Nello specifico, ad essere coinvolti dalle disposizioni del Garante sono gli influencer più “grandi”, ovvero quelli con almeno un milione di follower, un engagement rate medio (reazioni suscitate dagli utenti tramite like o commenti) pari o superiore al 2 percento e che pubblicano almeno 24 contenuti all’anno. 

Nuove regole per gli influencer: cosa cambia

Il punto focale delle linee guida riguarda le comunicazioni commerciali che dovranno essere segnalate agli utenti: come? Inserendo scritte che rendono riconoscibile e inequivocabile la natura pubblicitaria del contenuto. In sostanza, gli hashtag sopracitati potrebbero non essere più sufficienti ad assicurare trasparenza su ciò che gli influencer mettono davanti agli obiettivi dei loro smartphone, che siano capi d’abbigliamento, palette di ombretti o persino luoghi fisici, come hotel e ristoranti. Spesso quelle diciture vengono riportate in caratteri talmente piccoli da confondersi in mezzo a una miriade di altri hashtag, di conseguenza non ci rendiamo conto se il creator che seguiamo stia indossando un abito perché gli piace o perché è stato pagato per farlo. 

Sempre in riferimento al Testo unico, si chiede agli influencer di rispettare il diritto d’autore e della proprietà intellettuale e gli obblighi di tutela dei minori che, tra le altre cose, vietano di pubblicare contenuti che possono danneggiare il loro sviluppo fisico, psichico e morale. Come abbiamo visto, per ora le linee guida dell’AgCom non contengono regole precise, ma sono la base su cui verrà costruito un vero e proprio codice di condotta per gli influencer.

È chiaro che questa stretta improvvisa non sia piombata casualmente, ma segue l’onda del cosiddetto “Pandoro-gate” che a dicembre ha travolto Chiara Ferragni e Balocco. Lo scandalo ha riacceso il dibattito su quanto siano trasparenti le attività degli influencer, nonché l’impatto che hanno sulle scelte di acquisto dei loro follower. Vale a dire su ognuno di noi.