Da qualche giorno a questa parte i nostri social sono invasi da notizie su ChatGPT. L’ultima tra queste è che il software è stato bloccato in Italia a causa di un data breach, una perdita di dati. Ma avete capito cos’é questo ChatGPT? Ve lo spiego io.
ChatGPT, Chat Generative Pretrained Transformer, è stato creato da OpenAI, è un software di intelligenza artificiale in grado di elaborare conversazioni umane. Possiamo riassumere dicendo che è un chatbot, è possible chiedere all’AI qualsiasi tipo ti informazione, scrivere un saggio, una mail, un codice, un consiglio, una canzone, una poesia e molto altro…Per accedere alla chat basta creare un account OpenAI, collegando la propria mail e dichiarare di avere più di 18 anni. Come anticipato prima, in Italia per ora non è disponibile, potrebbe tornare attivo alla fine di Aprile. Una volta eseguito l’accesso, basterà iniziare la chat!
“Ciao ChatGPT!”
In questo caso, può essere usato come passatempo o per farsi due risate con gli amici ma può tornare utile anche per scopi meno futili. Per esempio, lavorativamente parlando, si può utilizzare per compilare delle ricerche, brainstorming, scrivere codici informatici, automatizzare alcuni processi, assistenza clienti, traduzioni. I settori professionali che potrebbero farne buon uso sono: marketing, operazioni, ingegneria, rischio e legale e ricerca e sviluppo.
Il segreto per sfruttare al meglio ChatGPT è porre la domanda giusta nel modo giusto, è necessario parlare in modo dettagliato e specifico. Ovviamente, è importante ricordare che stiamo parlando di uno strumento tecnologico ed, in quanto tale, presenta dei limiti. Può essere che in certi contesti scriva risposte senza senso o sbagliate, insomma, non è davvero in grado di capire quello che scrive. Sostituite un essere umano al 100% ancora non è possibile…
Secondo voi potrebbe tornare utile?