Torniamo a parlare del Festival di Sanremo e della ventata d’aria fresca che ha portato la presenza di Chiara Ferragni, soprattutto grazie ai suoi outfit studiati attentamente. L’imprenditrice digitale aveva annunciato su instagram: “Porterò un messaggio al Festival di Sanremo“ e così è stato. I suoi quattro outfit hanno illuminato il teatro dell’Ariston, tutti firmati Dior in collaborazione con Maria Grazia Chiuri.
Il primo abito è una corolla in seta nera, tipica della tradizione di Dior con una stola bianca che raffigura la scritta “Pensati libera”, un invito a tutte le donne ad agire e pensare liberamente, fregandosene del giudizio altrui.
Proseguiamo con il secondo abito, battezzato “Senza vergogna”, il vestito in tulle color carne infatti raffigura proprio il corpo nudo di Chiara, idea ispirata da una creazione di Dior durante la spring/summer 2018. Questo è il corpo di tutte le donne, non è una vergogna, non è un peccato e non è una colpa! Abbiamo il diritto di mostrare il nostro corpo come ci pare e piace, coperto o scoperto.
Come terzo outfit, abbiamo “L’abito contro l’odio”. Chiara ha deciso di vestirsi con le critiche che riceve giornalmente sui social mettendole nero su bianco su un abito in peplo. “Disgusting”, “Perché non ti rifai il seno???”, “Ma sei mamma escort?”, “Ma quant’è secca”, “A breve un porno…”.
Dulcis in fundo, arriviamo all’ultimo abito, una tutina in jersey color nude incastonata di piccoli strass ed una gonna in tulle strutturata, come se fosse una gabbia. È proprio cosi che si sentono molte donne a volte, intrappolate e bloccate dal fare o dal dire ciò che preferiscono solo perché sono donne.
Sicuramente Chiara Ferragni non è un personaggio tradizionale, è una novità, nata nell’era dei social network, la prima vera influencer. Ma non è proprio questo di cui abbiamo bisogno, novità?
