Great News! La nuova edizione del vocabolario Treccani non privilegerà più il maschile ma proporrà sia la forma femminile che maschile di nomi ed aggettivi che verranno elencati in ordine alfabetico. Di conseguenza, abbiamo anche l’introduzione di nuovi sostantivi tra cui: medicA, architettA, notaiA, soldatA ma anche casalingo, ricamatore e molti altri.
La scelta è stata motivata con «diritto e pari dignità per uomini e donne». Finally!
É una piccola vittoria, per alcuni magari insignificante. “È solo un sostantivo femminile, cosa vuoi che sia? Ma che conquista è? C’è bisogno di altro…Che segno di rispetto e di uguaglianza è?” Altri addirittura considerano questi nuovi termini cacofonici.. Certo, queste parole suonano strane perché sono nuove, è solo questione di abitudine. Il cambiamento e la novità sono sempre strani altrimenti non sarebbero cambiamenti e novità no?
Come pretendiamo di essere una società inclusiva se il nostro linguaggio non è adeguato a questo pensiero? Questa è una vera e propria vittoria perché i nuovi sostantivi sfatano stereotipi di genere che nella società di oggi non esistono più, o meglio… Non dovrebbero esistere più! Non solo gli uomini sono avvocati o soldati e non solo le donne si occupano delle faccende domestiche e dei figli. È giusto che il cambiamento dello società, dei pensieri si rifletta anche nel nostro linguaggio.
Pensate quanto può essere frustrante per un’avvocata (quanto è soddisfacente scriverlo e sapere che è grammaticalmente corretto?) compilare moduli tutti declinati al maschile. Si, è vero non è una problematica di importanza mondiale, non abbiamo eliminato la fame nel mondo ma è comunque un piccolo traguardo nella vita di tutti i giorni!
Come disse Paulo Coelho nel Manoscritto ritrovato ad Accra: “Le piccole cose sono responsabili dei grandi cambiamenti.”