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Haute Couture

di Erica Fossati
il17/12/2022
haute couture fashion

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Come abbiamo già anticipato in un articolo precedente, la prima settimana di luglio è la Fashion Week dell’Haute Couture, in cui i brand più luxury danno sfogo al loro lato più creativo con outfit stravaganti e super lussuosi. 

Ma come nasce l’Haute Couture? Torniamo indietro nel XIX secolo, quando lo stilista inglese Charles Frederick Worth cambiò la storia della moda, trasformando la figura del sarto in creatore di abiti e collezioni disegnate da lui, un vero e proprio artista, esattamente come oggi. Inizialmente, il sarto era un semplice artigiano che creava abiti solo per l’alta società, seguendo il desiderio del cliente. Worth fu il primo ad aprire un suo atelier ed a presentare i suoi abiti, con la propria etichetta, facendo sfilare le modelle la stagione precedente. 

La differenza tra Haute Couture e Pret-a-porter si fece più viva solamente più avanti, verso il 1940. Il pret-a-porter includeva vestiti prodotti in serie per l’uso quotidiano, mentre l’Haute Couture presentava abiti più elaborati per la società più ricca. Nonostante oggi il mondo della moda sia diventata più inclusivo, questa distinzione rimane comunque evidente. 

Oggi, le sfilate di Haute Couture avvengono due volte all’anno, organizzate nella bellissima Parigi dalla Chambre Syndicale de la Haute Couture che ha il potere di accettare o escludere i brand. Per poter partecipare bisogna rispettare regole molte rigide. Do not joke with French!

Vediamone alcune. Fendi ha voluto rappresentare diverse città, tra cui Kyoto, Parigi e la sua amata Roma. Balenciaga l’evoluzione del brand, dall’antica tradizione alla nuova tecnologia, con un super cast di modelle, tra cui Kim Kardashian, ormai main ambassador, Due Lipa, Nicole Kidman, Naomi Campbell e Bella Hadid. 

Poi, abbiamo Armani Privè, la parola d’ordine è stata “pétillant”, (meaning: frizzante, scintillante) facendoci rivivere gli anni 20. Dior invece si è fatto ispirare dai disegni dell’artista ucraina, Olesia Trofymenko, in particolare dall’albero della vita, simbolo di nascita e rinascita.

E ancora, Chanel, Valentino, Zuhair Murad, Elie Saab, Alexander Vauthier, Giambattista Valli, Schiaparelli e molti altri. Passerei ore ed ore a guardare queste sfilate, hanno un non so che di magico.