Paola Durante, ex director-investor relations & strategic planning da Moncler, è stata nominata general manager di Liu Jo. Queste sono le notizie che vogliamo leggere! Donne in posizioni manageriali, esattamente come gli uomini…wait a second, non proprio… Infatti non è tutto oro quel che luccica purtroppo.
In Italia, solo un quinto dei manager sono donne. Ma com’è possibile? Pensate che la percentuale di donne che studia e frequenta l’università è maggiore rispetto a quella degli uomini. Anche per quanto riguarda le performance scolastiche, le donne ottengono risultati migliori. Nonostante questo, le donne che lavorano sono meno rispetto agli uomini, infatti, il tasso di disoccupazione femminile è del 12% mentre quello maschile è del 9%.
Quindi, com’è possibile che una donna (a volte con più competenze scolastiche di un uomo) ottenga meno risultati di un uomo in ambito lavorativo?
Ce n’è di lavoro da fare…
Ma non è tutto. Purtroppo è ancora fin troppo diffuso il Gender Pay Gap, il fenomeno secondo cui una donna viene pagata meno rispetto ad un uomo nonostante abbiano la stessa posizione lavorativa. Forse questo dato è anche peggiore di quelli precedenti… Già è difficile riuscire a raggiungere la vetta di una posizione manageriale, pensate riuscire ad arrivarci ed essere comunque pagate meno, solo perché si è donne. In Italia, il gender pay gap è del 33%, questo vuol dire che una donna prende uno stipendio di un terzo in meno rispetto ad un uomo. Crazy, isn’t it?
Pambianco ci da un po’ di speranza con queste dati, dal 2020 al 2021 nella fashion industry c’è stata una crescita dell’11% di donne nei board, raggiungendo la percentuale di 25%, con una media europea del 32%.
Per cui non abbattiamoci, nonostante la strada sia ancora lunga sembra che piano piano le statistiche stiano migliorando, soprattutto nel settore fashion.
Come on girls and women, we won’t give up!
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