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Le serre di Almeria: dal “mar de plástico” alla nostra tavola

di Marta Ongaro
il23/02/2024
Le serre di Almeria

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Le serre di Almeria sono il luogo da cui proviene la maggior parte della frutta a della verdura dei nostri supermercati. Si tratta di una distesa di serre intensive in plastica situata in Andalusia, nel sud della Spagna. Con un’estensione di circa 40.000 ettari – due volte Parigi – rappresenta la più grande concentrazione di serre al mondo. È una macchia bianca così grande che si vede addirittura dallo spazio.

Considerata l’orto d’Europa, ad Almeria si producono circa 3 milioni e mezzo di frutta e verdura l’anno. La tecnica utilizzata è quella della coltivazione intensiva, capace di fornire gli stessi prodotti tutto l’anno, anche quando in natura sarebbero fuori stagione. Comodo, verrebbe da pensare, ma c’è un prezzo da pagare. L’impatto sociale e ambientale di quello che è soprannominata “mar de plástico” è altissimo.

Poiché il suolo ad Almeria è naturalmente arido, vengono utilizzate massicce quantità di fertilizzanti e pesticidi. Sostanze chimiche nocive che vanno a contaminare l’acqua, il suolo e gli alimenti destinati sia all’uomo sia agli animali. Un rischio cui sono esposti anche i lavoratori delle serre, cui non sempre vengono fornite le dovute protezioni.

Molti di loro, tra l’altro, vivono in condizioni di degrado. Per risparmiare sulla manodopera qui si ricorre a immigrati, sfruttati e sottopagati. Non avendo altro posto dove stare, spesso vivono in baraccopoli all’interno del complesso. In condizioni igienico-sanitarie assolutamente precarie e senza alcun diritto.

Il “mar de plástico” soffoca il terreno e non permette alla natura di svolgere il suo ciclo vitale. In più, la plastica si usura, si rompe e deve essere periodicamente cambiata. In questo modo, si generano tonnellate di rifiuti da smaltire. Secondo i dati del governo dell’Andalusia, le serre di Almeria producono circa 33.500 tonnellate di plastica. L’85% viene riciclato, ma il restante 15% rimane nell’ambiente. Si tratta di circa 5.000 tonnellate di plastica che vanno a inquinare i fondali marini nel sud della Spagna.

Le serre di Almeria hanno poi un fabbisogno d’acqua immenso. Nella maggior parte dei casi questa viene prelevata dalle falde acquifere. Proprio in una zona dove per natura c’è siccità. In alternativa, si ricorre alla desalinizzazione dell’acqua marina, un processo che richiede un grande dispendio di energia.

I rifiuti agricoli prodotti vengono spesso bruciati per smaltirli, cosa che in diverse occasioni ha fatto divampare incendi nella zona. La ciliegina sulla torta? Un immenso spreco alimentare.